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Semplici cittadini di ventotto città italiane, avvocati e giudici di chiara fama, tutti concorsero alla vittoria del diritto costituzionale della libertà di espressione. Ma tutto partì da Prato, dove il pretore Caponnetto si assunse il ruolo di Primo portiere della Corte Costituzionale, secondo la felice espressione di Piero Calamandrei. È dei giudici, infatti, il potere di aprire o chiudere la porta che dà ingresso alla Corte. Caponnetto aprì le porte della Corte il 27 dicembre 1955 e questa a sua volta le aprì alla Costituzione il 5 giugno 1956.